Il capitale mondiale integrato

 12.00

Félix Guattari

pp. 128
Anno 2024 (maggio)
ISBN 9788869482908

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Descrizione

Félix Guattari
Il capitale mondiale integrato
Introduzione postfazione della nuova edizione di Franco Berardi Bifo

Plan pour la planète era il titolo originario di questo pamphlet guattariano che circolò all’inizio del decennio Ottanta. Più che di un ‘piano per il pianeta’, ineffetti, si trattava di una cartografia dell’imminente globalizzazione che negli ultimi due decenni del secolo trasformò profondamente l’economia, la cultura e la geopolitica. Da questo punto di vista questo libretto anticipava con lungimiranza quello che pochi erano capaci di immaginare in quegli anni, mentre il conflitto tra le due potenze egemoni sembrava precipitare verso la guerra.
Non è la guerra che si prepara, dice Guattari, ma una integrazione globale del capitalismo: questo non significa affatto la pace universale ma la proliferazione caotica di conflitti secondo linee che tendevano ad essere riassunte entro la forma di un dominio globalizzante e integrato.
Un decennio dopo la sua pubblicazione, gli eventi geopolitici mostrarono che in effetti, per le donne e gli uomini del pianeta, il pericolo non veniva dalla contrapposizione tra le due grandi potenze mondiali, ma dalla integrazione crescente di produzione economica e controllo, sotto forma di dominio illimitato del modello liberista” (dalla Postfazione di Franco Berardi Bifo).
Anche se oggi il panorama è cambiato in maniera radicale, il metodo di indagine schizoanalitica di Guattari, centrato sull’evoluzione della soggettività e dell’inconscio, rimane di grande attualità.

Félix Guattari (1930-1992), psichiatra, direttore della clinica La Borde, è stato con Gilles Deleuze uno dei principali esponenti della nuova cultura francese. Tra le sue pubblicazioni: La rivoluzione molecolare, Cartographies schizoanalytiques, Caosmosi e, con Deleuze, L’anti-Edipo, Mille piani, Kafka. Per una letteratura minore e Che cos’è la filosofia?

RASSEGNA STAMPA

UN ASSAGGIO

Indice

7 Introduzione
Dalla simulazione della guerra mondiale alla realtà della globalizzazione
di Franco Berardi Bifo

15 Il capitale come integrale delle formazioni di potere

42 Piano sul pianeta

58 Il capitalismo mondiale integrato e la rivoluzione molecolare

79 Il capitalismo mondiale integrato e la nuova segmentazione

99 L’inconscio macchinico e la rivoluzione molecolare

110 Conclusioni

Appendice
115 Glossario di schizoanalisi

125 Postfazione (2024)
di Franco Berardi Bifo


 

Postfazione (2024)
di Franco Berardi Bifo

Da quando pubblicammo questo scritto guattariano sono passati più di ventisette anni, e abbiamo ritenuto utile aggiungere una postfazione che rimetta il testo in prospettiva, senza togliere l’introduzione che per quanto datata mantiene forse un’utilità di contestualizzazione storica.
Plan pour la planète era il titolo originario di questo pamphlet guattariano che circolò all’inizio del decennio Ottanta, e poi fu ripubblicato nel 1997 con il titolo Piano sul pianeta.
Più che di un piano per il pianeta, infatti, si trattava di una cartografia dell’imminente globalizzazione che negli ultimi due decenni del secolo trasformò profondamente l’economia, la cultura e la geopolitica. Da questo punto di vista questo libretto anticipava con lungimiranza quello che pochi erano capaci di immaginare in quegli anni, mentre il conflitto tra le due potenze egemoni sembrava precipitare verso la guerra.
Non è la guerra che si prepara, dice Guattari, ma una integrazione globale del capitalismo: questo non significa affatto la pace universale ma la proliferazione caotica di conflitti secondo linee che tendevano ad essere riassunte entro la forma di un dominio globalizzante e integrato.
Un decennio dopo la pubblicazione di Plan pour la planète, gli eventi geopolitici mostrarono che in effetti, per le donne e gli uomini del pianeta il pericolo non veniva dalla contrapposizione tra le due grandi potenze mondiali, ma veniva proprio dalla integrazione crescente di produzione economica e controllo, sotto forma di dominio illimitato del modello liberista.
Il crollo dell’impero sovietico fu il punto di svolta geopolitico di quella trasformazione, e il pericolo stesso di un conflitto atomico parve venir meno con il superamento della guerra fredda.
La maggior parte dei commentatori – a cominciare con i filosofi da quattro soldi che si facevano chiamare nouveaux – cinguettavano allora della grande vittoria della democrazia nel mondo, mentre quel che si poteva intravvedere, dal punto di vista della soggettività collettiva, era la costruzione implacabile di una dittatura feroce degli automatismi economici e tecno-finanziari.
Quaranta anni dopo sembra però che quella fase, caratterizzata dall’integrazione globalizzante, si sia esaurita e che l’ordine planetario, uscito dall’orbita dell’integrazione, sia entrato in una fase di disintegrazione accelerata.
Anche se il panorama è cambiato in maniera radicale, il metodo di indagine schizoanalitica, concentrato sull’evoluzione della soggettività e dell’inconscio, rimane di grande attualità.
Per comprendere le linee di esplosione dell’ordine globale possiamo cominciare rileggendo le ultime pagine del libretto, dove Félix parla di inconscient machinique. Accelerazione tecnologica e proliferazione della produzione immaginaria sono per Guattari due processi liberatori che ampliano e arricchiscono la sfera dell’esperienza.

Questo inconscio, che io chiamerei schizo-analitico, in opposizione all’inconscio psicoanalitico, perché si ispira più al modello delle psicosi che al modello delle nevrosi, a partire dalle quali è stata costruita la psicoanalisi. Io lo qualificherei come macchinico, perché non è essenzialmente centrato sulla soggettività umana, ma partecipa al flusso di segni, ai flussi sociali, e ai flussi materiali più diversi (infra, p. 83).

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