pp. 158
Anno 2020 (ristampa ottobre 2021)
ISBN 9788869481499
15,00 €
Silvia Federici
Il punto zero della rivoluzione.
Lavoro domestico, riproduzione e lotta femminista
Traduzione e cura di Anna Curcio
“Come provo a mostrare in questo libro, oggi un femminismo radicale deve operare su vari fronti, ma senza mai limitarsi a una pratica puramente difensiva. La ricostruzione del tessuto sociale, la determinazione di nuovi rapporti di solidarietà capaci di procurare subito, nel presente, nuove risorse e nuovi rapporti sociali, sono la prima condizione non solo per la sopravvivenza ma anche e soprattutto per aprire un processo di riappropriazione della ricchezza e per recuperare il controllo sui mezzi della nostra riprodu- zione. Abbiamo davanti un lavoro immenso, se si pensa alle condizioni disastrate – ambientali, economiche, sociali – in cui siamo costrette a vivere. Dall’educazione alla salute, dall’ambiente alla costruzione di nuove forme di (ri)produzione: si può davvero dire che dobbiamo mettere il mondo sot- tosopra, perché la bancarotta del sistema capitalistico è tale che ormai da esso ci si può aspettare solo crisi, miseria e violenza” (Silvia Federici).
“Finalmente abbiamo un volume che raccoglie i numerosi saggi che in un periodo di quattro decenni Silvia Federici ha scritto sulla questione della riproduzione sociale e sulle lotte delle donne su questo terreno. Oltre a fornire una potente storia dei cambiamenti nell’organizzazione del lavoro riproduttivo, Il punto zero della rivoluzione documenta lo sviluppo del pensiero della sua autrice su alcune delle questioni più importanti del nostro tempo: la globalizzazione, le relazioni di genere e la costruzione di nuovi beni comuni” (Mariarosa Dalla Costa).
“Con pensatrici e attiviste ecofemministe, Federici sostiene che la protezione dei mezzi di sussistenza ora diventa il terreno chiave della lotta e invita le donne del Nord e del Sud a unirsi per costruire nuovi beni comuni” (Ariel Salleh).
Silvia Federici ha insegnato presso l’Università di Port Harcourt in Nigeria, ed è stata Professore Associato e poi Ordinario di Filosofia politica e Studi Internazionali al New College dell’Hofstra University (NY). Cofondatrice del Collettivo internazionale femmi- nista e del Comitato per la libertà accademica in Africa, nel 1995 ha cofondato la Radical Philosophy Association, progetto contro la pena di morte. Tra le sue pubblicazioni: Calibano e la strega (2004), Genere e Capitale (2020), e per i nostri tipi, Reincanare il mondo. Femminismo e politica dei “commons” (2018).
Silvia Federici
Il punto zero della rivoluzione.
Lavoro domestico, riproduzione e lotta femminista
Traduzione e cura di Anna Curcio
“Come provo a mostrare in questo libro, oggi un femminismo radicale deve operare su vari fronti, ma senza mai limitarsi a una pratica puramente difensiva. La ricostruzione del tessuto sociale, la determinazione di nuovi rapporti di solidarietà capaci di procurare subito, nel presente, nuove risorse e nuovi rapporti sociali, sono la prima condizione non solo per la sopravvivenza ma anche e soprattutto per aprire un processo di riappropriazione della ricchezza e per recuperare il controllo sui mezzi della nostra riprodu- zione. Abbiamo davanti un lavoro immenso, se si pensa alle condizioni disastrate – ambientali, economiche, sociali – in cui siamo costrette a vivere. Dall’educazione alla salute, dall’ambiente alla costruzione di nuove forme di (ri)produzione: si può davvero dire che dobbiamo mettere il mondo sot- tosopra, perché la bancarotta del sistema capitalistico è tale che ormai da esso ci si può aspettare solo crisi, miseria e violenza” (Silvia Federici).
“Finalmente abbiamo un volume che raccoglie i numerosi saggi che in un periodo di quattro decenni Silvia Federici ha scritto sulla questione della riproduzione sociale e sulle lotte delle donne su questo terreno. Oltre a fornire una potente storia dei cambiamenti nell’organizzazione del lavoro riproduttivo, Il punto zero della rivoluzione documenta lo sviluppo del pensiero della sua autrice su alcune delle questioni più importanti del nostro tempo: la globalizzazione, le relazioni di genere e la costruzione di nuovi beni comuni” (Mariarosa Dalla Costa).
“Con pensatrici e attiviste ecofemministe, Federici sostiene che la protezione dei mezzi di sussistenza ora diventa il terreno chiave della lotta e invita le donne del Nord e del Sud a unirsi per costruire nuovi beni comuni” (Ariel Salleh).
Silvia Federici ha insegnato presso l’Università di Port Harcourt in Nigeria, ed è stata Professore Associato e poi Ordinario di Filosofia politica e Studi Internazionali al New College dell’Hofstra University (NY). Cofondatrice del Collettivo internazionale femmi- nista e del Comitato per la libertà accademica in Africa, nel 1995 ha cofondato la Radical Philosophy Association, progetto contro la pena di morte. Tra le sue pubblicazioni: Calibano e la strega (2004), Genere e Capitale (2020), e per i nostri tipi, Reincanare il mondo. Femminismo e politica dei “commons” (2018).