RASSEGNA STAMPA
Alberto Castelli
Critica della guerra umanitaria
Il dibattito italiano sull'intervento militare della Nato nei Balcani
 
pp. 148
€ 14,00
isbn 978-88-95366-40-1

il libro
Tra gli effetti prodotti dai drammatici eventi dell'11 settembre 2001, vi è anche quello di avere fatto velocemente dimenticare a larga parte dell'opinione pubblica europea un'altra data: la primavera del 1999. I mesi, cioè, in cui il nostro Paese partecipò, nel quadro della Nato, ai bombardamenti aerei sulla Repubblica Federale di Jugoslavia, con lo scopo dichiarato di difendere gli albanesi del Kosovo dalle violenze del governo di Slobodan Milosevic (la cosiddetta "guerra umanitaria"). I mesi in cui, inoltre, si inaugurò un periodo, tuttora in corso, costellato da varie guerre americane ed euro-americane contro soggetti considerati, di volta in volta, nemici dei diritti umani, della democrazia o, addirittura, dell'Occidente intero. Tornare a riflettere sulla primavera di quell'anno significa dunque riflettere sulla prima esplicita manifestazione della politica aggressiva degli occidentali verso l'esterno nell'ultimo decennio.
Esistono guerre che si possano definire "umanitarie"? È possibile coniugare l'aggettivo "giusta" alla realtà della guerra? Il fine della garanzia dei diritti può giustificare il mezzo della guerra contemporanea? Esiste un pacifismo possibile nell'epoca post-bipolare? Il libro traccia un percorso all'interno di queste domande, mettendo a fuoco le strategie argomentative che sono state utilizzate da studiosi, giornalisti e dirigenti politici a favore o contro l'intervento militare della Nato nei Balcani. Il suo articolarsi in argomenti e contro-argomenti sul tema della "guerra umanitaria" rende questo saggio una lettura utile non solo per studiosi e specialisti, ma anche per militanti e organizzatori politici, e per chiunque desideri ripensare in modo esigente le ragioni della pace e della guerra.

l'autore
Alberto Castelli (Milano, 1967) insegna Storia del pensiero politico e dei diritti umani presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Cagliari. Tra le sue pubblicazioni: Una pace da costruire. I socialisti britannici e il federalismo (Milano, 2002) e Un modello di repubblica. Giuseppe Rensi, la politica, la Svizzera (Milano, 2004). Collabora con le riviste "Il Politico", "Nuova Antologia" e "Italia contemporanea".


Indice del volume

Introduzione

Prima parte - I mezzi e i fini

- Capitolo primo: Guerra e diplomazia: Kosovo 1998-1999
- Capitolo secondo: Una guerra per i diritti Il magazzino della storia; Fermare l'orrore innanzi tutto; La tesi di Walzer
- Capitolo terzo: Guerra e ragion di Stato
- Capitolo quarto: La guerra oltre la ragion di Stato
Il Kosovo e la guerra di Troia; Umanesimo militare
- Capitolo quinto; Una guerra per la stabilità nei Balcani
- Capitolo sesto: Mezzi e fini della guerra
Il primo livello: una questione di strategia; Il secondo livello: missili, diritti e punizione dei colpevoli; Il terzo livello: guerra e progresso sociale; Prospettive sulla guerra e pacifismo
- Capitolo settimo: Guerra e azione di polizia
- Capitolo ottavo: La debolezza dell'Onu e il diritto di intervenire con le armi
Conclusioni

Parte seconda - Morale, diritto, politica

- Capitolo nono: Verso un nuovo ordine mondiale
Un problema preliminare: il filosofo e la guerra; Realismo hegeliano; Diritti e morale; La giustificazione di un crimine; Tra Kant e Hegel; Kant e la globalizzazione; Costruire Cosmopolis?
- Capitolo decimo: I diritti umani
La casa di vetro; Il frutto dell'Occidente; La natura giuridica dei diritti umani
- Capitolo undicesimo: Verso l'anarchia?

Conclusioni
Note
Bibliografia






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