pp. 131
Anno 2025 (12 settembre)
ISBN 9788869483127
12,00 €
Federica Sossi
Se la “ragazza beduina” potesse parlare
“Noi” dinanzi al genocidio di Gaza
Se la “ragazza beduina” potesse parlare ripercorre la tragica storia di una ragazza beduina, violentata e poi uccisa dai soldati israeliani nel 1949 nella regione desertica del Negev. L’autrice esplora così la persistente ferita della Nakba e la “pulizia etnica” dei palestinesi durante la fondazione dello Stato di Israele. Attraverso l’analisi di articoli, saggi e voci narranti, il libro intreccia questo passato di violenza con l’atroce presente del conflitto a Gaza.
Il dialogo finale con Maram Masarwi, ricercatrice palestinese, offre una cruciale prospettiva sulle intersezioni tra storia e attualità nella tragedia del Medio Oriente.
Se la ragazza beduina potesse parlare, udiremmo il fragore di un genocidio in atto.
Federica Sossi insegna Estetica all’Università di Bergamo e lavora sul tema delle migrazioni e della colonialità. Con ombre corte ha pubblicato Le parole del delirio (2016); ha curato Spazi in migrazione (2012) e Immaginare la storia (2023).
In copertina:
Uno dei giardini di Gaza. Non ci sono più rose rosse, le hanno bruciate e ridotte in cenere..
Misk Timraz, 15 anni
Disegno realizzato nell’ambito del progetto per l’infanzia HeArt of Gaza, coordinato da Mohammed Timraz (Gaza) e da Féile Butler (Irlanda) https://www.instagram.com/heart.of.gaza/
Federica Sossi
Se la “ragazza beduina” potesse parlare
“Noi” dinanzi al genocidio di Gaza
Se la “ragazza beduina” potesse parlare ripercorre la tragica storia di una ragazza beduina, violentata e poi uccisa dai soldati israeliani nel 1949 nella regione desertica del Negev. L’autrice esplora così la persistente ferita della Nakba e la “pulizia etnica” dei palestinesi durante la fondazione dello Stato di Israele. Attraverso l’analisi di articoli, saggi e voci narranti, il libro intreccia questo passato di violenza con l’atroce presente del conflitto a Gaza.
Il dialogo finale con Maram Masarwi, ricercatrice palestinese, offre una cruciale prospettiva sulle intersezioni tra storia e attualità nella tragedia del Medio Oriente.
Se la ragazza beduina potesse parlare, udiremmo il fragore di un genocidio in atto.
Federica Sossi insegna Estetica all’Università di Bergamo e lavora sul tema delle migrazioni e della colonialità. Con ombre corte ha pubblicato Le parole del delirio (2016); ha curato Spazi in migrazione (2012) e Immaginare la storia (2023).
In copertina:
Uno dei giardini di Gaza. Non ci sono più rose rosse, le hanno bruciate e ridotte in cenere..
Misk Timraz, 15 anni
Disegno realizzato nell’ambito del progetto per l’infanzia HeArt of Gaza, coordinato da Mohammed Timraz (Gaza) e da Féile Butler (Irlanda) https://www.instagram.com/heart.of.gaza/