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Lo spazio e la norma

pp. 124
Anno 2020 (settembre)
ISBN 9788869481635

12,00 

COD: 9788869481635 Categoria: Tag: , , ,
descrizione

Nicola Capone
Lo spazio e la norma. Per una ecologia politica del diritto
Saggio introduttivo di Salvatore Settis

Nell’esperienza giuridica c’è spesso la tendenza a considerare lo spazio come un oggetto a-priori, un dato assunto come presupposto non dimostrato e non pensato. Eppure una norma è valida, efficace ed effettiva sempre e solo in un determinato spazio e per un certo tempo. Nonostante questa intima necessità, lo spazio sembra non avere alcuna rilevanza nel processo di produzione giuridica.
Recentemente questo approccio pare essere messo in discussione dall’ecologia politica, che considera lo spazio come prodotto della continua interazione fra la dimensione ecologica della spazio naturale e la dimensione politica ed economica dell’agire umano, dimensione quest’ultima entro cui le norme sono prodotte e rese operative. In questa prospettiva, lo spazio non è più considerato come un supporto passivo su cui si proiettano gli ordinamenti giuridici, ma piuttosto come un loro fattore costitutivo e di conseguenza la norma abbandona la sua astratta autonomia, per farsi dispositivo ermeneutico imbricato nella dimensione terrestre del vivere.
Lungo questa linea interpretativa lo spazio e la norma si co-implicano aprendo alla possibilità di pensare e reimmaginare un nuovo nomos della terra.

Nicola Capone è docente di storia e filosofia nei Licei e PhD in Filosofia del diritto presso l’Università degli studi di Salerno (Laboratorio “H. Kelsen”). Fra le sue pubblicazioni si segnalano i saggi Del diritto d’uso civico e collettivo dei beni destinati al godimento dei diritti fondamentali e L’invenzione del paesaggio. Lo spazio terrestre nella prospettiva costituzionale (“Politica del diritto”, dicembre 2016, giugno 2019). Ha curato Il diritto all’ambiente di Paolo Maddalena e Franco Tassi (Napoli 2019), e con Geminello Preterossi, I beni comuni. L’inaspettata rinascita degli usi collettivi di Stefano Rodotà (Napoli 2018) e La contestazione ecologica. Storia, cronache e narrazioni di Giorgio Nebbia (Napoli 2015). Di recente ha pubblicato Una lunga lotta per l’ambiente. Le Assise della città di Napoli (La scuola di Pitagora, 2020).

un assaggio

Nicola Capone
Lo spazio e la norma. Per una ecologia politica del diritto
Saggio introduttivo di Salvatore Settis

Nell’esperienza giuridica c’è spesso la tendenza a considerare lo spazio come un oggetto a-priori, un dato assunto come presupposto non dimostrato e non pensato. Eppure una norma è valida, efficace ed effettiva sempre e solo in un determinato spazio e per un certo tempo. Nonostante questa intima necessità, lo spazio sembra non avere alcuna rilevanza nel processo di produzione giuridica.
Recentemente questo approccio pare essere messo in discussione dall’ecologia politica, che considera lo spazio come prodotto della continua interazione fra la dimensione ecologica della spazio naturale e la dimensione politica ed economica dell’agire umano, dimensione quest’ultima entro cui le norme sono prodotte e rese operative. In questa prospettiva, lo spazio non è più considerato come un supporto passivo su cui si proiettano gli ordinamenti giuridici, ma piuttosto come un loro fattore costitutivo e di conseguenza la norma abbandona la sua astratta autonomia, per farsi dispositivo ermeneutico imbricato nella dimensione terrestre del vivere.
Lungo questa linea interpretativa lo spazio e la norma si co-implicano aprendo alla possibilità di pensare e reimmaginare un nuovo nomos della terra.

Nicola Capone è docente di storia e filosofia nei Licei e PhD in Filosofia del diritto presso l’Università degli studi di Salerno (Laboratorio “H. Kelsen”). Fra le sue pubblicazioni si segnalano i saggi Del diritto d’uso civico e collettivo dei beni destinati al godimento dei diritti fondamentali e L’invenzione del paesaggio. Lo spazio terrestre nella prospettiva costituzionale (“Politica del diritto”, dicembre 2016, giugno 2019). Ha curato Il diritto all’ambiente di Paolo Maddalena e Franco Tassi (Napoli 2019), e con Geminello Preterossi, I beni comuni. L’inaspettata rinascita degli usi collettivi di Stefano Rodotà (Napoli 2018) e La contestazione ecologica. Storia, cronache e narrazioni di Giorgio Nebbia (Napoli 2015). Di recente ha pubblicato Una lunga lotta per l’ambiente. Le Assise della città di Napoli (La scuola di Pitagora, 2020).

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