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La scuola fascista

pp. 199
Anno 2025 (gennaio)
ISBN 9788869483042

18,00 

descrizione

Gianluca Gabrielli e Davide Montino (a cura di)
La scuola fascista
Istituzioni, parole d'ordine e luoghi dell'immaginario

Organizzato in trentotto voci redatte da dodici ricercatori, il libro cerca di articolare alcune risposte a una domanda solo apparentemente ovvia: è esistita una scuola propriamente fascista? L’indagine si sviluppa da una lato attorno agli elementi istituzionali e organizzativi che caratterizzarono gli interventi del fascismo: le peculiarità della Riforma Gentile, il Liceo Classico, l’Istituto magistrale, le Leggi razziste...; dall’altro attorno la cultura materiale della scuola del Ventennio, che si modificò e subì fortissime torsioni sotto una spinta volta all’indottrinamento e alla socializzazione politica delle nuove generazioni: quindi i paragrafi sugli Elaborati scolastici, la Befana fascista, gli Arredi, la Religione, la Festa degli alberi, l’Educazione femminile, il Razzismo... Ne emerge un quadro che mostra efficacia e limiti del progetto fascista nel formare le mentalità, le aspettative e, cosa forse più importante, l’attitudine etica e civile delle generazioni che sono state destinatarie di quella educazione scolastica ed extrascolastica.
Non più reperibile da anni, si è ritenuto utile rendere nuovamente disponibile questo lavoro nell’intento di fornire alle nuove generazioni, a fronte delle rinascenti retoriche sulla storia nazionale, uno strumento per affrontarne proprio gli aspetti più difficili da elaborare per la coscienza pubblica, convinti che la conoscenza del Ventennio – con la sua scuola – renda sicuramente comprensibile la nascita della Repubblica assai meglio dello studio dell’inno nazionale o della bandiera come prescritto dai nuovi curricoli di Educazione civica.

Davide Montino (1980-2010) ha insegnato Storia delle istituzioni educative presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Genova. Tra le sue pubblicazioni, Le parole educate. Libri e quaderni tra fascismo e Repubblica (Selene, 2005) e Bambini, penna e calamaio. Esempi di scritture infantili e scolastiche in età contemporanea (Aracne, 2007).

Gianluca Gabrielli, tra gli animatori del Cesp, si occupa di storia del razzismo fascista e ha pubblicato Il razzismo (con Alberto Burgio, Futura editrice, 2012), Il curricolo “razziale”. La costruzione dell’alterità di “razza” e coloniale nella scuola italiana (1860-1950) (Eum, 2016) e, per i nostri tipi, Educati alla guerra. Nazionalizzazione e militarizzazione dell’infanzia nella prima metà del Novecento (2016).

un assaggio

Gianluca Gabrielli e Davide Montino (a cura di)
La scuola fascista
Istituzioni, parole d'ordine e luoghi dell'immaginario

Organizzato in trentotto voci redatte da dodici ricercatori, il libro cerca di articolare alcune risposte a una domanda solo apparentemente ovvia: è esistita una scuola propriamente fascista? L’indagine si sviluppa da una lato attorno agli elementi istituzionali e organizzativi che caratterizzarono gli interventi del fascismo: le peculiarità della Riforma Gentile, il Liceo Classico, l’Istituto magistrale, le Leggi razziste...; dall’altro attorno la cultura materiale della scuola del Ventennio, che si modificò e subì fortissime torsioni sotto una spinta volta all’indottrinamento e alla socializzazione politica delle nuove generazioni: quindi i paragrafi sugli Elaborati scolastici, la Befana fascista, gli Arredi, la Religione, la Festa degli alberi, l’Educazione femminile, il Razzismo... Ne emerge un quadro che mostra efficacia e limiti del progetto fascista nel formare le mentalità, le aspettative e, cosa forse più importante, l’attitudine etica e civile delle generazioni che sono state destinatarie di quella educazione scolastica ed extrascolastica.
Non più reperibile da anni, si è ritenuto utile rendere nuovamente disponibile questo lavoro nell’intento di fornire alle nuove generazioni, a fronte delle rinascenti retoriche sulla storia nazionale, uno strumento per affrontarne proprio gli aspetti più difficili da elaborare per la coscienza pubblica, convinti che la conoscenza del Ventennio – con la sua scuola – renda sicuramente comprensibile la nascita della Repubblica assai meglio dello studio dell’inno nazionale o della bandiera come prescritto dai nuovi curricoli di Educazione civica.

Davide Montino (1980-2010) ha insegnato Storia delle istituzioni educative presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Genova. Tra le sue pubblicazioni, Le parole educate. Libri e quaderni tra fascismo e Repubblica (Selene, 2005) e Bambini, penna e calamaio. Esempi di scritture infantili e scolastiche in età contemporanea (Aracne, 2007).

Gianluca Gabrielli, tra gli animatori del Cesp, si occupa di storia del razzismo fascista e ha pubblicato Il razzismo (con Alberto Burgio, Futura editrice, 2012), Il curricolo “razziale”. La costruzione dell’alterità di “razza” e coloniale nella scuola italiana (1860-1950) (Eum, 2016) e, per i nostri tipi, Educati alla guerra. Nazionalizzazione e militarizzazione dell’infanzia nella prima metà del Novecento (2016).

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