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Là fuori

pp. 196
Anno 2023 (settembre)
ISBN 9788869482694

18,00 

COD: 9788869482694 Categoria: Tag: , ,
descrizione

Daniela Angelucci
Là fuori. La filosofia e il reale

La filosofia comincia “là fuori”, aprendo porte e finestre. Sempre più spesso il nostro tempo ci mette di fronte ad eventi collettivi traumatici, come la pandemia o la crisi socio-ambientale. Un reale dai tratti così spaventosi induce a modificare l’idea tradizionale di filosofia come esercizio intellettuale contemplativo, sereno e metodico. Ma forse ciò che accade “là fuori”, che si tratti di una natura violenta o di una corporeità non addomesticabile, può essere l’occasione per un pensiero non soltanto critico, ma anche creativo.
Partendo da alcune affermazioni di Deleuze e Guattari, passando attraverso differenti autori e pratiche artistiche, letterarie, cinematografiche, questo libro descrive il compito della filosofia come un’invenzione di concetti che sfidano a volte il senso comune. La pratica filosofica risuona allora con quella estetica, nel suo essere creativa ma anche in quanto teoria della sensibilità. Il pensiero inizia infatti da un incontro con il sensibile, in risposta alle urgenze che arrivano dal presente e dalla dimensione extrafilosofica.

Daniela Angelucci insegna Estetica all’Università Roma Tre. È codirettrice del Master Environmental humanities – Studi dell’ambiente e del territorio. Tra le sue pubblicazioni: Deleuze e i concetti del cinema (Quodlibet, 2012), Filosofia del cinema (Carocci, 2013). Per Edinburgh University Press ha inoltre curato Deleuze in Italy (2019).

un assaggio

Daniela Angelucci
Là fuori. La filosofia e il reale

La filosofia comincia “là fuori”, aprendo porte e finestre. Sempre più spesso il nostro tempo ci mette di fronte ad eventi collettivi traumatici, come la pandemia o la crisi socio-ambientale. Un reale dai tratti così spaventosi induce a modificare l’idea tradizionale di filosofia come esercizio intellettuale contemplativo, sereno e metodico. Ma forse ciò che accade “là fuori”, che si tratti di una natura violenta o di una corporeità non addomesticabile, può essere l’occasione per un pensiero non soltanto critico, ma anche creativo.
Partendo da alcune affermazioni di Deleuze e Guattari, passando attraverso differenti autori e pratiche artistiche, letterarie, cinematografiche, questo libro descrive il compito della filosofia come un’invenzione di concetti che sfidano a volte il senso comune. La pratica filosofica risuona allora con quella estetica, nel suo essere creativa ma anche in quanto teoria della sensibilità. Il pensiero inizia infatti da un incontro con il sensibile, in risposta alle urgenze che arrivano dal presente e dalla dimensione extrafilosofica.

Daniela Angelucci insegna Estetica all’Università Roma Tre. È codirettrice del Master Environmental humanities – Studi dell’ambiente e del territorio. Tra le sue pubblicazioni: Deleuze e i concetti del cinema (Quodlibet, 2012), Filosofia del cinema (Carocci, 2013). Per Edinburgh University Press ha inoltre curato Deleuze in Italy (2019).

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