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La radicalità dell'avanguardia

pp. 129
Anno 2017
ISBN 9788869480744

11,00 

COD: 9788869480744 Categoria: Tag: , ,
descrizione

Stefano Taccone
La radicalità dell'avanguardia

Qual è stata l'essenza e la vocazione autentica delle avanguardie? In che rapporto si collocano con le neoavanguardie? Che ne è del lascito dell'avanguardia in era postmoderna? Come si è pensata storicamente l'arte di fronte alla questione di una trasformazione rivoluzionaria della società? Come ha inteso rispondere alle sollecitazioni politiche radicali e come le ha incarnate essa stessa? A queste e a tante altre domande affini tenta di rispondere questa raccolta di saggi che, concepiti per svariate occasioni, restituiscono il cuore della riflessione teorica di Stefano Taccone nell'ultimo triennio (2013-16). Egli, sviluppando i suoi discorsi in continuo dialogo con l'opera di alcuni degli autori che maggiormente si sono esercitati su questi terreni, su tutti Peter Bürger e Mario Perniola, mette in evidenza, in polemica con ogni ipotesi di riduzione del progetto delle avanguardie a mero rinnovamento dei linguaggi, quanto esse abbiano inteso avanzare, malgrado i loro limiti, veri e propri progetti di mondo e di vita alternativi alla sfera borghese e, in tale ottica, abbiano concepito la dimensione separata dell'arte come qualcosa da contestare e superare. Sfrondata di ogni possibile deriva totalitaria, che è il rischio di ogni pensiero forte, la radicalità dell'avanguardia può forse ancora oggi offrire importanti sollecitazioni ad un presente in evidente crisi di paradigmi e pervaso da profonde sacche di insoddisfazione.

Stefano Taccone (Napoli, 1981) è critico d’arte e dottorando in Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico-artistica presso l’Università di Salerno. Ha pubblicato le monografie Hans Haacke. Il contesto politico come materiale (Plectica, 2010); La contestazione dell’arte (Phoebus, 2013) e curato il volume Contro l’infelicità. L’Internazionale Situazionista e la sua attualità (ombre corte, 2014). Collabora abitualmente con le riviste “Operaviva” e “Segno”. Ha scritto, tra l’altro, sulle riviste “Boîte”, “sdefinizioni”, “roots§routes”, “Titolo”, “Tracce”, “UnDo.net”.

un assaggio

Stefano Taccone
La radicalità dell'avanguardia

Qual è stata l'essenza e la vocazione autentica delle avanguardie? In che rapporto si collocano con le neoavanguardie? Che ne è del lascito dell'avanguardia in era postmoderna? Come si è pensata storicamente l'arte di fronte alla questione di una trasformazione rivoluzionaria della società? Come ha inteso rispondere alle sollecitazioni politiche radicali e come le ha incarnate essa stessa? A queste e a tante altre domande affini tenta di rispondere questa raccolta di saggi che, concepiti per svariate occasioni, restituiscono il cuore della riflessione teorica di Stefano Taccone nell'ultimo triennio (2013-16). Egli, sviluppando i suoi discorsi in continuo dialogo con l'opera di alcuni degli autori che maggiormente si sono esercitati su questi terreni, su tutti Peter Bürger e Mario Perniola, mette in evidenza, in polemica con ogni ipotesi di riduzione del progetto delle avanguardie a mero rinnovamento dei linguaggi, quanto esse abbiano inteso avanzare, malgrado i loro limiti, veri e propri progetti di mondo e di vita alternativi alla sfera borghese e, in tale ottica, abbiano concepito la dimensione separata dell'arte come qualcosa da contestare e superare. Sfrondata di ogni possibile deriva totalitaria, che è il rischio di ogni pensiero forte, la radicalità dell'avanguardia può forse ancora oggi offrire importanti sollecitazioni ad un presente in evidente crisi di paradigmi e pervaso da profonde sacche di insoddisfazione.

Stefano Taccone (Napoli, 1981) è critico d’arte e dottorando in Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico-artistica presso l’Università di Salerno. Ha pubblicato le monografie Hans Haacke. Il contesto politico come materiale (Plectica, 2010); La contestazione dell’arte (Phoebus, 2013) e curato il volume Contro l’infelicità. L’Internazionale Situazionista e la sua attualità (ombre corte, 2014). Collabora abitualmente con le riviste “Operaviva” e “Segno”. Ha scritto, tra l’altro, sulle riviste “Boîte”, “sdefinizioni”, “roots§routes”, “Titolo”, “Tracce”, “UnDo.net”.

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