Enzo Traverso
Il totalitarismo
Storia di un dibattito
La rappresentazione del Novecento come il secolo del totalitarismo è ormai da anni un luogo comune. Questo libro ricostruisce l’itinerario di un concetto fra i più diffusi e al tempo stesso più ambigui del nostro lessico politico. Tra gli anni Venti, quando apparve nell’Italia fascista, e la fine della guerra fredda, esso ha attraversato campi ideologici opposti. Totalitarismo designa un’epoca che ha sperimentato l’eclissi della politica: la sfera pubblica in cui si esprime la pluralità degli esseri umani. Sotto questo nome sono state scritte alcune delle pagine più profonde del pensiero critico – da Hannah Arendt a Herbert Marcuse – ma sono anche state condotte campagne propagandistiche mistificatrici, quando la lotta contro il totalitarismo è servita a legittimare colpi di stato e dittature militari. Ripercorrere la storia di questo concetto significa, per molti versi, interpretare il Novecento con le sue tragedie, le sue passioni e i suoi inganni. Significa anche studiare il passaggio dalla crisi europea degli anni tra le due guerre all’età della globalizzazione, in cui il “nemico totalitario” non veste più i panni del comunismo ma quelli del terrorismo islamico. La storia intellettuale s’intreccia con quella delle mitologie politiche: questo libro cerca di decostruire entrambe.
Enzo Traverso insegna alla Cornell University di Ithaca, New York. Per i nostri tipi ha pubblicato Cosmopoli. Figure dell’esilio ebraico-tedesco (2004), Il passato: istruzioni per l’uso. Storia, memoria, politica (2006) e Che fine hanno fatto gli intellettuali? (2014), I nuovi volti del fascismo (2017) e Dialettica dell’irrazionalismo (2022). Nel 2014 è uscito anche La fine della modernità ebraica: dalla critica al potere (Feltrinelli). I suoi libri sono tradotti in più di una dozzina di lingue.
Enzo Traverso
Il totalitarismo
Storia di un dibattito
La rappresentazione del Novecento come il secolo del totalitarismo è ormai da anni un luogo comune. Questo libro ricostruisce l’itinerario di un concetto fra i più diffusi e al tempo stesso più ambigui del nostro lessico politico. Tra gli anni Venti, quando apparve nell’Italia fascista, e la fine della guerra fredda, esso ha attraversato campi ideologici opposti. Totalitarismo designa un’epoca che ha sperimentato l’eclissi della politica: la sfera pubblica in cui si esprime la pluralità degli esseri umani. Sotto questo nome sono state scritte alcune delle pagine più profonde del pensiero critico – da Hannah Arendt a Herbert Marcuse – ma sono anche state condotte campagne propagandistiche mistificatrici, quando la lotta contro il totalitarismo è servita a legittimare colpi di stato e dittature militari. Ripercorrere la storia di questo concetto significa, per molti versi, interpretare il Novecento con le sue tragedie, le sue passioni e i suoi inganni. Significa anche studiare il passaggio dalla crisi europea degli anni tra le due guerre all’età della globalizzazione, in cui il “nemico totalitario” non veste più i panni del comunismo ma quelli del terrorismo islamico. La storia intellettuale s’intreccia con quella delle mitologie politiche: questo libro cerca di decostruire entrambe.
Enzo Traverso insegna alla Cornell University di Ithaca, New York. Per i nostri tipi ha pubblicato Cosmopoli. Figure dell’esilio ebraico-tedesco (2004), Il passato: istruzioni per l’uso. Storia, memoria, politica (2006) e Che fine hanno fatto gli intellettuali? (2014), I nuovi volti del fascismo (2017) e Dialettica dell’irrazionalismo (2022). Nel 2014 è uscito anche La fine della modernità ebraica: dalla critica al potere (Feltrinelli). I suoi libri sono tradotti in più di una dozzina di lingue.