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Il soggetto collaborativo

pp. 254
Anno 2022 (febbraio)
ISBN 9788869482120

22,00 

COD: 9788869482120 Categoria: Tag: , ,
descrizione

Gilberto Pierazzuoli
Il soggetto collaborativo
Per una critica del capitalismo digitale
Prefazione di Claudio Kulesko

Come scrive Cladio Kulesko nella sua prefazione, il lavoro di Pierazzuoli ripercorre le tracce delle nuove metafisiche digitali, individuandone costanti, nodi e articolazioni, definendo e descrivendo i riti e le liturgie della neoteologia tecnoscientifica. Attraverso un confronto serrato e costante tra le pratiche concrete del capitalismo digitale e alcune delle più recenti filosofie (quali il realismo speculativo, la teoria cyborg, le nuove ontologie, le metafisiche cannibali, l’accelerazionismo e la teoria queer), assistiamo a una vera e propria “messa sotto stress” della teoria, capace di rilevare limiti, vincoli e punti di forza. Quel che più conta, tuttavia, è che al centro di questo vortice vi siano le vicissitudini della materia, gli eventi e i processi generati dalle loro concatenazioni: la storia e le storie – piccole o grandi che siano, storie vere e storie inventate. All’interno della matassa elaborata dall’autore, il lettore non mancherà certo di scoprire trame, dettagli, sincronie e ricorrenze – come in una sorta di piccola simulazione, per uno o più giocatori.
Dipanandosi lungo l’asse che collega il modo di produzione capitalista all’universo digitale, il lavoro restituisce una mappa interpretativa generata dall’intersezione di questi due dispositivi che esprimono tutta la potenza prometeica di condizionare le azioni di un soggetto atomizzato lasciando intravedere però una via di fuga verso quel soggetto collaborativo che la tecnologia digitale sembra permettere.

Gilberto Pierazzuoli si è laureato in Lettere presso il Dipartimento di storia dell’arte dell’Università di Firenze e ha insegnato Italiano e Storia in un Liceo artistico. Tra le sue pubblicazioni: Mangiare donna. Il cibo e la subordinazione femminile nella storia (Jouvence, 2016), Gioco, giocattoli, robot e macchine umane (Robin Edizioni, 2016) e, per i nostri tipi, Il lavoro è una cosa “seria”. Apologia della festa (2020). Fa parte della redazione di “La Città Invisibile”, magazine del laboratorio politico «perUnaltracittà».

un assaggio

Gilberto Pierazzuoli
Il soggetto collaborativo
Per una critica del capitalismo digitale
Prefazione di Claudio Kulesko

Come scrive Cladio Kulesko nella sua prefazione, il lavoro di Pierazzuoli ripercorre le tracce delle nuove metafisiche digitali, individuandone costanti, nodi e articolazioni, definendo e descrivendo i riti e le liturgie della neoteologia tecnoscientifica. Attraverso un confronto serrato e costante tra le pratiche concrete del capitalismo digitale e alcune delle più recenti filosofie (quali il realismo speculativo, la teoria cyborg, le nuove ontologie, le metafisiche cannibali, l’accelerazionismo e la teoria queer), assistiamo a una vera e propria “messa sotto stress” della teoria, capace di rilevare limiti, vincoli e punti di forza. Quel che più conta, tuttavia, è che al centro di questo vortice vi siano le vicissitudini della materia, gli eventi e i processi generati dalle loro concatenazioni: la storia e le storie – piccole o grandi che siano, storie vere e storie inventate. All’interno della matassa elaborata dall’autore, il lettore non mancherà certo di scoprire trame, dettagli, sincronie e ricorrenze – come in una sorta di piccola simulazione, per uno o più giocatori.
Dipanandosi lungo l’asse che collega il modo di produzione capitalista all’universo digitale, il lavoro restituisce una mappa interpretativa generata dall’intersezione di questi due dispositivi che esprimono tutta la potenza prometeica di condizionare le azioni di un soggetto atomizzato lasciando intravedere però una via di fuga verso quel soggetto collaborativo che la tecnologia digitale sembra permettere.

Gilberto Pierazzuoli si è laureato in Lettere presso il Dipartimento di storia dell’arte dell’Università di Firenze e ha insegnato Italiano e Storia in un Liceo artistico. Tra le sue pubblicazioni: Mangiare donna. Il cibo e la subordinazione femminile nella storia (Jouvence, 2016), Gioco, giocattoli, robot e macchine umane (Robin Edizioni, 2016) e, per i nostri tipi, Il lavoro è una cosa “seria”. Apologia della festa (2020). Fa parte della redazione di “La Città Invisibile”, magazine del laboratorio politico «perUnaltracittà».

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