Spedizione con corriere, gratuita per ordini superiori a €20
-
Sconto del 5% su tutti gli ordini, usa il coupon OCC5
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
product

Il pensiero eterosessuale

pp. 143
Anno 2019 (ristampa - giugno 2021)
ISBN 9788869481260

14,00 

descrizione

Monique Wittig
Il pensiero eterosessuale
Traduzione e cura di Federico Zappino

L’eterosessualità non è un orientamento sessuale tra tanti. L’eterosessualità è un sistema sociale che si fonda sulla relazione di dominio degli uomini sulle donne, e che produce la dottrina della differenza tra i sessi per legittimare la propria oppressione. Questa la tesi che emerge dagli scritti politici composti da Monique Wittig tra il 1976 e il 1990.
Tra le fondatrici del movimento di liberazione delle donne in Francia (1970), Wittig è unanimemente considerata tra le più autorevoli e influenti esponenti del femminismo radicale e del lesbismo materialista, a livello internazionale; inoltre, le sue idee sono spesso annoverate tra quelle a fondamento delle successive teorie queer.
Per “distruggere l’eterosessualità” – regime politico da cui si originano, secondo Wittig, tutte le relazioni gerarchiche e di oppressione – occorre in primo luogo abbandonare definitivamente l’idea che il sesso costituisca una categoria naturale, anziché politica. È la diseguaglianza politica tra i sessi a rendere infatti intelligibile la differenza tra loro, e nessuno potrebbe definire questa differenza al di fuori della diseguaglianza. In secondo luogo, occorre revocare in dubbio ogni assunto eterosessuale implicito nel sapere scientifico. La “dottrina della differenza”, “l’ideologia della differenza sessuale” o “il pensiero eterosessuale”, infatti, servono solo a giustificare e a legittimare la perpetuazione del dominio, dell’oppressione e dello sfruttamento – delle donne, delle lesbiche, degli omosessuali, e non solo – e a inibire una lotta di classe che miri a sovvertirne i presupposti.

Con una prefazione di Louise Turcotte e un saggio di Federico Zappino.

Monique Wittig (1935-2003), esponente del femminismo e del lesbismo materialista francese, è stata inoltre scrittrice, poetessa, redattrice della rivista “Questions féministes” e docente presso le università di Berkeley (California) e Tucson (Arizona). Tra le sue opere tradotte in italiano: L’Opoponax (Einaudi, 1966), Il corpo lesbico (Edizioni delle donne, 1976), Le guerrigliere (Lesbacce incolte, 1996), Virgile, non (Il dito e la luna, 2005).

un assaggio

Monique Wittig
Il pensiero eterosessuale
Traduzione e cura di Federico Zappino

L’eterosessualità non è un orientamento sessuale tra tanti. L’eterosessualità è un sistema sociale che si fonda sulla relazione di dominio degli uomini sulle donne, e che produce la dottrina della differenza tra i sessi per legittimare la propria oppressione. Questa la tesi che emerge dagli scritti politici composti da Monique Wittig tra il 1976 e il 1990.
Tra le fondatrici del movimento di liberazione delle donne in Francia (1970), Wittig è unanimemente considerata tra le più autorevoli e influenti esponenti del femminismo radicale e del lesbismo materialista, a livello internazionale; inoltre, le sue idee sono spesso annoverate tra quelle a fondamento delle successive teorie queer.
Per “distruggere l’eterosessualità” – regime politico da cui si originano, secondo Wittig, tutte le relazioni gerarchiche e di oppressione – occorre in primo luogo abbandonare definitivamente l’idea che il sesso costituisca una categoria naturale, anziché politica. È la diseguaglianza politica tra i sessi a rendere infatti intelligibile la differenza tra loro, e nessuno potrebbe definire questa differenza al di fuori della diseguaglianza. In secondo luogo, occorre revocare in dubbio ogni assunto eterosessuale implicito nel sapere scientifico. La “dottrina della differenza”, “l’ideologia della differenza sessuale” o “il pensiero eterosessuale”, infatti, servono solo a giustificare e a legittimare la perpetuazione del dominio, dell’oppressione e dello sfruttamento – delle donne, delle lesbiche, degli omosessuali, e non solo – e a inibire una lotta di classe che miri a sovvertirne i presupposti.

Con una prefazione di Louise Turcotte e un saggio di Federico Zappino.

Monique Wittig (1935-2003), esponente del femminismo e del lesbismo materialista francese, è stata inoltre scrittrice, poetessa, redattrice della rivista “Questions féministes” e docente presso le università di Berkeley (California) e Tucson (Arizona). Tra le sue opere tradotte in italiano: L’Opoponax (Einaudi, 1966), Il corpo lesbico (Edizioni delle donne, 1976), Le guerrigliere (Lesbacce incolte, 1996), Virgile, non (Il dito e la luna, 2005).

recensioni

Lascia un commento

Indirizzo: Via Mascarella 104/A 40126 Bologna
Email: info@ombrecorte.org
P. Iva: 04277211209
usercart linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram
0