pp. 119
Anno 2023 (marzo)
ISBN 9788869482410
11,00 €
María Lugones, Isabel Jiménez-Lucena, Madina Tlostanova
Genere e decolonialità
Introduzione di Walter Mignolo
Corpopolitica e geopolitica della conoscenza (chi può/deve conoscere) sono i temi centrali di questo libro, entrambi attraversati dalla colonialità dell’essere e del sapere. “Donne”, “indigeni” e “neri” sono stati storicamente esclusi dall’accesso a quella che si considerava essere la cupola del sapere.
Se la cultura patriarcale legittima l’oppressione di genere e sessuale, questa, però, non si manifesta né è vissuta allo stesso modo dalle “donne di colore” negli Stati Uniti (Lugones); nella geopolitica ispano-marocchina, a causa delle differenze che il sistema sanitario spagnolo mostra nel trattamento delle donne ispaniche e marocchine (Jiménez-Lucena); né nel conflitto tra la cultura cristiana ortodossa dello Stato russo e la cultura musulmana del Caucaso (Tlostanova). Tanto il sesso quanto il genere si costruiscono socialmente e storicamente in forme che danno luogo a “sistemi di genere” che rendono più complessa la nozione di patriarcato. Le diverse storie locali generano risposte particolari in ciascuno di questi luoghi, ed è a partire da ognuna di tali storie che le tre autrici convergono sulla stessa idea che non può esistere un femminismo universale dettato dal femminismo bianco europeo e statunitense.
María Lugones è stata filosofa, attivista femminista, professoressa associata di Letterature comparate e Women's studies presso il Carleton College di Northfield e la Binghamton University. Ha diretto inoltre il Center for Interdisciplinary Studies in Philosophy, Interpretation and Culture.
Isabel Jiménez-Lucena è dottoressa in Medicina e insegna Storia della Scienza all’università di Malaga, dove è membro del dipartimento di Anatomia Umana, Medicina Legale e Storia della Scienza.
Madina Tlostanova è ricercatrice e insegna Femminismi postcoloniali presso il dipartimento di Studi di Genere dell’Università di Linköping.
Walter Mignolo è semiologo, professore alla Duke University di Durham e direttore del Center for Global Studies and the Humanities. È considerato uno dei fondatori della scuola di pensiero critico sul rapporto modernità/colonialità.
María Lugones, Isabel Jiménez-Lucena, Madina Tlostanova
Genere e decolonialità
Introduzione di Walter Mignolo
Corpopolitica e geopolitica della conoscenza (chi può/deve conoscere) sono i temi centrali di questo libro, entrambi attraversati dalla colonialità dell’essere e del sapere. “Donne”, “indigeni” e “neri” sono stati storicamente esclusi dall’accesso a quella che si considerava essere la cupola del sapere.
Se la cultura patriarcale legittima l’oppressione di genere e sessuale, questa, però, non si manifesta né è vissuta allo stesso modo dalle “donne di colore” negli Stati Uniti (Lugones); nella geopolitica ispano-marocchina, a causa delle differenze che il sistema sanitario spagnolo mostra nel trattamento delle donne ispaniche e marocchine (Jiménez-Lucena); né nel conflitto tra la cultura cristiana ortodossa dello Stato russo e la cultura musulmana del Caucaso (Tlostanova). Tanto il sesso quanto il genere si costruiscono socialmente e storicamente in forme che danno luogo a “sistemi di genere” che rendono più complessa la nozione di patriarcato. Le diverse storie locali generano risposte particolari in ciascuno di questi luoghi, ed è a partire da ognuna di tali storie che le tre autrici convergono sulla stessa idea che non può esistere un femminismo universale dettato dal femminismo bianco europeo e statunitense.
María Lugones è stata filosofa, attivista femminista, professoressa associata di Letterature comparate e Women's studies presso il Carleton College di Northfield e la Binghamton University. Ha diretto inoltre il Center for Interdisciplinary Studies in Philosophy, Interpretation and Culture.
Isabel Jiménez-Lucena è dottoressa in Medicina e insegna Storia della Scienza all’università di Malaga, dove è membro del dipartimento di Anatomia Umana, Medicina Legale e Storia della Scienza.
Madina Tlostanova è ricercatrice e insegna Femminismi postcoloniali presso il dipartimento di Studi di Genere dell’Università di Linköping.
Walter Mignolo è semiologo, professore alla Duke University di Durham e direttore del Center for Global Studies and the Humanities. È considerato uno dei fondatori della scuola di pensiero critico sul rapporto modernità/colonialità.