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Genealogie plurali

pp. 106
Anno 2023 (novembre)
ISBN 9788869482731

14,00 

descrizione

Genealogie plurali
Per un lessico del pensiero critico
a cura di Alessandro Arienzo e Stefania Mazzone

L’intento del libro è di indagare la potenza costituente di un lessico della contemporaneità. Interrogarsi sui processi di metamorfosi e trasformazione delle parole in un’ottica transdisciplinare permette di evidenziare i nessi politici in trasformazione delle categorie classiche della politica, ma anche i processi di emersione di nuove chiavi interpretative alla luce dei cambiamenti globali in atto. Parole quali, “Violenze” e “Lavori” subiscono torsioni ridefinitorie rispetto alle emersioni plurali di soggettività “altre”, dentro un quadro normativo e dottrinario in crisi. Sul piano della materialità molteplice di un mondo multiversico e virtuale si ridefiniscono parole come “Corpi”, “Temporalità”, “Immaginazioni”, “Transizioni”, “Comune”, fino alla ridefinizione di categorie classiche della politica quali “Governamentalità”, “Femminismi”, “Guerre”, “Pacifismi”, “Segreti”. Nell’era dell’Intelligenza Artificiale, poi, la potenza di parole da risemantizzare quali “Macchine” e “Anomalie”, si sottopone alla prova dell’accesso democratico e dell’imprevisto rivoluzionario. Proposte per un vocabolario critico del xxi secolo, ipotesi generative di lavoro per l’esserci al plurale.

Contributi di Alessandro Arienzo, Giulia Caruso, Andrea Giuseppe Cerra, Ubaldo Fadini, Fabienne Martin-Juchat, Nicolas Martino, Stefania Mazzone, Thierry Ménissier, Giovan Giuseppe Monti, Massimo Occhipinti, Alessio Porrino, Simone Rinaldi, Pietro Sebastianelli, Viviana Vacca, Adriano Vinale

Alessandro Arienzo è professore associato di Storia del pensiero politico presso l’Università Federico II di Napoli. I suoi interessi vanno dalla storia del pensiero politico di prima età moderna (in particolare i percorsi teorici e scritturali della ragion di stato, del machiavellismo e del tacitismo) alla contemporanea teoria politica democratica, con una specifica attenzione al tema della governance.

Stefania Mazzone è professoressa ordinaria di Storia del pensiero politico presso l’Università degli Studi di Catania. Studia il rapporto tra ideologie e istituzioni, con particolare attenzione alle manifestazioni artistiche, letterarie e di genere nell’ottica dei dispositivi di soggettivazione e dell’analisi del linguaggio. Di recente si è occupata del rapporto tra eversione e ordine pubblico e delle molteplici dimensioni delle migrazioni, in rapporto alle dimensioni del potere costituente e costituito.

un assaggio

Genealogie plurali
Per un lessico del pensiero critico
a cura di Alessandro Arienzo e Stefania Mazzone

L’intento del libro è di indagare la potenza costituente di un lessico della contemporaneità. Interrogarsi sui processi di metamorfosi e trasformazione delle parole in un’ottica transdisciplinare permette di evidenziare i nessi politici in trasformazione delle categorie classiche della politica, ma anche i processi di emersione di nuove chiavi interpretative alla luce dei cambiamenti globali in atto. Parole quali, “Violenze” e “Lavori” subiscono torsioni ridefinitorie rispetto alle emersioni plurali di soggettività “altre”, dentro un quadro normativo e dottrinario in crisi. Sul piano della materialità molteplice di un mondo multiversico e virtuale si ridefiniscono parole come “Corpi”, “Temporalità”, “Immaginazioni”, “Transizioni”, “Comune”, fino alla ridefinizione di categorie classiche della politica quali “Governamentalità”, “Femminismi”, “Guerre”, “Pacifismi”, “Segreti”. Nell’era dell’Intelligenza Artificiale, poi, la potenza di parole da risemantizzare quali “Macchine” e “Anomalie”, si sottopone alla prova dell’accesso democratico e dell’imprevisto rivoluzionario. Proposte per un vocabolario critico del xxi secolo, ipotesi generative di lavoro per l’esserci al plurale.

Contributi di Alessandro Arienzo, Giulia Caruso, Andrea Giuseppe Cerra, Ubaldo Fadini, Fabienne Martin-Juchat, Nicolas Martino, Stefania Mazzone, Thierry Ménissier, Giovan Giuseppe Monti, Massimo Occhipinti, Alessio Porrino, Simone Rinaldi, Pietro Sebastianelli, Viviana Vacca, Adriano Vinale

Alessandro Arienzo è professore associato di Storia del pensiero politico presso l’Università Federico II di Napoli. I suoi interessi vanno dalla storia del pensiero politico di prima età moderna (in particolare i percorsi teorici e scritturali della ragion di stato, del machiavellismo e del tacitismo) alla contemporanea teoria politica democratica, con una specifica attenzione al tema della governance.

Stefania Mazzone è professoressa ordinaria di Storia del pensiero politico presso l’Università degli Studi di Catania. Studia il rapporto tra ideologie e istituzioni, con particolare attenzione alle manifestazioni artistiche, letterarie e di genere nell’ottica dei dispositivi di soggettivazione e dell’analisi del linguaggio. Di recente si è occupata del rapporto tra eversione e ordine pubblico e delle molteplici dimensioni delle migrazioni, in rapporto alle dimensioni del potere costituente e costituito.

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