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Diario della crisi infinita

pp. 191
Anno 2010
ISBN 9788894880119

17,00 

descrizione

Christian Marazzi
Diario della crisi infinita
Prefazione di Franco Berardi Bifo

L’indefinito prolungarsi e globalizzarsi della crisi, la sua cronicità, la devastazione sociale di cui è all’origine, ci costringono a interrogarci sulla natura del capitalismo finanziario. Un capitalismo che si è imposto con la distruzione della società fordista alla fine degli anni Settanta e si è poi finanziarizzato a tal punto da stravolgere le stesse categorie di denaro, salario, profitto e rendita.
Se il lavoro salariato è andato in frantumi e lo Stato sociale è stato smantellato nella sua funzione di regolazione macroeconomica e sociale, se l’indebitamento privato ha preso il posto di quello pubblico nella creazione della domanda effettiva, se i mercati finanziari esercitano la loro sovranità al posto di quella statuale e se il denaro si è di fatto privatizzato per assecondare la sete di profitti delle imprese multinazionali e dei grandi investitori istituzionali, allora qualcosa di veramente profondo è accaduto in questi anni, qualcosa che ha intaccato alla radice la nozione stessa di capitalismo. Il capitale come rapporto sociale si è spezzato, la creazione di ricchezza è ormai incapace di generare crescita e benessere, mentre produce disuguaglianze vertiginose e sofferenza diffusa. Distruggendo la classe operaia fordista, il capitale ha distrutto al contempo quella dinamica che gli permetteva di crescere. Non c’è crollo, ma crisi come forma permanente di accumulazione e comando politico.
È con questa profonda trasformazione che si misurano i testi e gli interventi raccolti in questo volume, che non si limitano tuttavia all’osservazione e all’analisi degli eventi economici e politici degli ultimi anni, ma rimandano espressamente a una riflessione collettiva su come agire “dentro e contro” la crisi, lungo quali assi strategici, con quali obiettivi e modalità di lotta.

Christian Marazzi, economista, ha insegnato in diverse università europee e alla State University di New York. Attualmente insegna alla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana. Tra i suoi lavori: Il posto dei calzini (Casagrande-Bollati Boringhieri 1999), E il denaro va (Bollati Boringhieri, 1998), Capitale & linguaggio (DeriveApprodi, 2002) e Finanza bruciata (Casagrande, 2009). Per i nostri tipi ha pubblicato Il comunismo del capitale (2010).

un assaggio

Christian Marazzi
Diario della crisi infinita
Prefazione di Franco Berardi Bifo

L’indefinito prolungarsi e globalizzarsi della crisi, la sua cronicità, la devastazione sociale di cui è all’origine, ci costringono a interrogarci sulla natura del capitalismo finanziario. Un capitalismo che si è imposto con la distruzione della società fordista alla fine degli anni Settanta e si è poi finanziarizzato a tal punto da stravolgere le stesse categorie di denaro, salario, profitto e rendita.
Se il lavoro salariato è andato in frantumi e lo Stato sociale è stato smantellato nella sua funzione di regolazione macroeconomica e sociale, se l’indebitamento privato ha preso il posto di quello pubblico nella creazione della domanda effettiva, se i mercati finanziari esercitano la loro sovranità al posto di quella statuale e se il denaro si è di fatto privatizzato per assecondare la sete di profitti delle imprese multinazionali e dei grandi investitori istituzionali, allora qualcosa di veramente profondo è accaduto in questi anni, qualcosa che ha intaccato alla radice la nozione stessa di capitalismo. Il capitale come rapporto sociale si è spezzato, la creazione di ricchezza è ormai incapace di generare crescita e benessere, mentre produce disuguaglianze vertiginose e sofferenza diffusa. Distruggendo la classe operaia fordista, il capitale ha distrutto al contempo quella dinamica che gli permetteva di crescere. Non c’è crollo, ma crisi come forma permanente di accumulazione e comando politico.
È con questa profonda trasformazione che si misurano i testi e gli interventi raccolti in questo volume, che non si limitano tuttavia all’osservazione e all’analisi degli eventi economici e politici degli ultimi anni, ma rimandano espressamente a una riflessione collettiva su come agire “dentro e contro” la crisi, lungo quali assi strategici, con quali obiettivi e modalità di lotta.

Christian Marazzi, economista, ha insegnato in diverse università europee e alla State University di New York. Attualmente insegna alla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana. Tra i suoi lavori: Il posto dei calzini (Casagrande-Bollati Boringhieri 1999), E il denaro va (Bollati Boringhieri, 1998), Capitale & linguaggio (DeriveApprodi, 2002) e Finanza bruciata (Casagrande, 2009). Per i nostri tipi ha pubblicato Il comunismo del capitale (2010).

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