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Fabbriche del soggetto

pp. 240
Anno 2013
ISBN 9788897522560

20,00 

COD: 9788897522560 Categoria: Tag: , , ,
descrizione

Antonio Negri
Fabbriche del soggetto
Archivio 1981-1986
A cura di Mimmo Sersante

Pubblicato nel 1986 da "compagni coraggiosi", insofferenti della repressione degli anni Settanta e del mefitico clima degli Ottanta, questo libro raccoglie alcuni lavori che Antonio Negri aveva prodotto a partire dal 1981, in parte in carcere, in parte in esilio. Il suo intento - come si leggeva nella quarta di copertina - era di "fornire una breve guida per la ripresa del lavoro teorico-politico, su un terreno qualificato dall'apparire, in questo scorcio del XX secolo, di nuovi desideri e bisogni costruttivi, ma anche segnato da una sconfitta politica e da una conseguente radicale modificazione dell'orizzonte culturale: il postmoderno. Ora, nota Negri, questa situazione è attraversata da un paradosso: battendo la vecchia composizione di classe e disgregandone la memoria, il tardo capitalismo non è venuto a capo della crisi dello sviluppo, e neppure dei suoi avversari - anzi, su quel livello di universale astrazione e di meccanica indifferenza che il postmoderno rappresenta, un nuovo soggetto, non meno sovversivo di quello precedente, si è mostrato. Quali sono i percorsi genetici del nuovo soggetto? La critica del postmoderno (come delle teorie giuridico-politiche che ad esso si collegano) ci mostra come l'artificialità di quell'orizzonte possa essere criticamente condotta a consistenza ontologica e come le protesi meccaniche di questa ontologia possano essere riassunte nella figura di una nuova soggettività".
Applicandosi alla critica di questi temi, si apre qui dunque quella ricerca che porterà Negri, da un lato a costruire, con Michael Hardt, quegli affreschi della postmodernità capitalista che sono Impero e Moltitudine; dall'altro a inseguire la genesi delle nuove soggettività rivoluzionarie in Il potere costituente e in Manifesto per il XXI secolo - fino alla definizione dell'orizzonte politico del "comune" (che, ancora con Hardt, Negri comincia a costruire in Commonwealth). Gli scritti che compongono Fabbriche del soggetto rappresentano dunque un vero e proprio archivio del pensiero del "secondo" Negri.

Antonio Negri ha insegnato in diverse Università europee. La sua ricca produzione teorica ha avuto riconoscimenti in vari ambiti internazionali. Tra i suoi lavori più recenti: Goodye Mr Socialism (Feltrinelli, 2007), Fabbrica di porcellana (Feltrinelli, 2008) e, con Michael Hardt, Impero (Rizzoli, 2004), Moltitudine (Rizzoli, 2004), Comune. Oltre il pubblico e il privato (Rizzoli, 2010) e Questo non è un manifesto (Feltrinelli 2012). Per i nostri tipi, la nuova edizione di Dall'operaio massa all'operaio sociale, Il lavoro nella costituzione, Dentro/contro il diritto sovrano e Il comune in rivolta.

un assaggio

Antonio Negri
Fabbriche del soggetto
Archivio 1981-1986
A cura di Mimmo Sersante

Pubblicato nel 1986 da "compagni coraggiosi", insofferenti della repressione degli anni Settanta e del mefitico clima degli Ottanta, questo libro raccoglie alcuni lavori che Antonio Negri aveva prodotto a partire dal 1981, in parte in carcere, in parte in esilio. Il suo intento - come si leggeva nella quarta di copertina - era di "fornire una breve guida per la ripresa del lavoro teorico-politico, su un terreno qualificato dall'apparire, in questo scorcio del XX secolo, di nuovi desideri e bisogni costruttivi, ma anche segnato da una sconfitta politica e da una conseguente radicale modificazione dell'orizzonte culturale: il postmoderno. Ora, nota Negri, questa situazione è attraversata da un paradosso: battendo la vecchia composizione di classe e disgregandone la memoria, il tardo capitalismo non è venuto a capo della crisi dello sviluppo, e neppure dei suoi avversari - anzi, su quel livello di universale astrazione e di meccanica indifferenza che il postmoderno rappresenta, un nuovo soggetto, non meno sovversivo di quello precedente, si è mostrato. Quali sono i percorsi genetici del nuovo soggetto? La critica del postmoderno (come delle teorie giuridico-politiche che ad esso si collegano) ci mostra come l'artificialità di quell'orizzonte possa essere criticamente condotta a consistenza ontologica e come le protesi meccaniche di questa ontologia possano essere riassunte nella figura di una nuova soggettività".
Applicandosi alla critica di questi temi, si apre qui dunque quella ricerca che porterà Negri, da un lato a costruire, con Michael Hardt, quegli affreschi della postmodernità capitalista che sono Impero e Moltitudine; dall'altro a inseguire la genesi delle nuove soggettività rivoluzionarie in Il potere costituente e in Manifesto per il XXI secolo - fino alla definizione dell'orizzonte politico del "comune" (che, ancora con Hardt, Negri comincia a costruire in Commonwealth). Gli scritti che compongono Fabbriche del soggetto rappresentano dunque un vero e proprio archivio del pensiero del "secondo" Negri.

Antonio Negri ha insegnato in diverse Università europee. La sua ricca produzione teorica ha avuto riconoscimenti in vari ambiti internazionali. Tra i suoi lavori più recenti: Goodye Mr Socialism (Feltrinelli, 2007), Fabbrica di porcellana (Feltrinelli, 2008) e, con Michael Hardt, Impero (Rizzoli, 2004), Moltitudine (Rizzoli, 2004), Comune. Oltre il pubblico e il privato (Rizzoli, 2010) e Questo non è un manifesto (Feltrinelli 2012). Per i nostri tipi, la nuova edizione di Dall'operaio massa all'operaio sociale, Il lavoro nella costituzione, Dentro/contro il diritto sovrano e Il comune in rivolta.

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