Spedizione con corriere, gratuita per ordini superiori a €20
-
Sconto del 5% su tutti gli ordini, usa il coupon OCC5
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
product

L’Io come meccanismo di difesa

pp. 174
Anno 2022 (settembre)
ISBN 9788869482298

15,00 

COD: 9788869482298 Categoria: Tag: ,
descrizione

Milosh F. Fascetti
L’Io come meccanismo di difesa
Soggettività e “opposizione eccessiva”

Questo volume, ispirato da alcune importanti e in parte inedite riflessioni di Mario Perniola sul pensiero di Nietzsche e, in particolare, su quello di Freud, sostiene, anche se molto cautamente, come la razionalità sia da rivalutare in una differente prospettiva, la quale si rivela come una difesa adattiva contro le forze e i pericoli naturali. E di come ciò conduca, infine, a una considerazione tragica del mondo.
Lo sfondo è la naturalezza o l’essere originario – come l’inconscio –, che sta in un rapporto di conflittualità “eccessiva” con l’identità, e in cui vengono meno i pilastri della logica corrispettiva. Al principio d’identità succede la relazione, al principio causale succede il principio di sovradeterminazione inconscio, alla clinica e alla scienza medica succede l’ermeneutica, e al posto dell’unicità dell’origine succede infine un policentrismo sincronico.
Su questo presupposto, mutuando il titolo da un famoso libro di Anna Freud, l’autore sviluppa un’argomentazione originale e suggestiva, che evidenzia la natura limitata della soggettività e dei suoi prodotti, e che si rivela uno strumento assai utile per comprendere anche il nostro presente.
Fiammella di luce nel buio, bisbigliante promessa alla deriva nell’etere, ogni gratificazione si riduce a una momentanea luminescenza, compresa l’arte, e l’azione si abbevera dalla fonte avvelenata di un complesso di menomazione originario. Ma tutto questo, lungi da essere un pensiero negativo, può ribaltarsi anche nel suo contrario: partendo dal presupposto della consuetudine dell’insensatezza, la verità è contenuta in quell’impulso di ragione al quale siamo avvinghiati, sudario di vita, almanacco della salvazione, breviario della sempre incombente fine.

Milosh F. Fascetti, filosofo e musicologo, è membro del comitato di redazione delle riviste “Ágalma” e “Il Cannocchiale”. È autore di La fine della musica (Mimesis, 2018), L’elemosina della ragione. Al di là dell’epistemologia (Armando Editore, 2019), L’idolatria del lavoro (Mimesis, 2019), Il laboratorio segreto dell’anima (Mimesis, 2021) e, per i nostri tipi, La vanità metafisica dell’amore (2020).

un assaggio

Milosh F. Fascetti
L’Io come meccanismo di difesa
Soggettività e “opposizione eccessiva”

Questo volume, ispirato da alcune importanti e in parte inedite riflessioni di Mario Perniola sul pensiero di Nietzsche e, in particolare, su quello di Freud, sostiene, anche se molto cautamente, come la razionalità sia da rivalutare in una differente prospettiva, la quale si rivela come una difesa adattiva contro le forze e i pericoli naturali. E di come ciò conduca, infine, a una considerazione tragica del mondo.
Lo sfondo è la naturalezza o l’essere originario – come l’inconscio –, che sta in un rapporto di conflittualità “eccessiva” con l’identità, e in cui vengono meno i pilastri della logica corrispettiva. Al principio d’identità succede la relazione, al principio causale succede il principio di sovradeterminazione inconscio, alla clinica e alla scienza medica succede l’ermeneutica, e al posto dell’unicità dell’origine succede infine un policentrismo sincronico.
Su questo presupposto, mutuando il titolo da un famoso libro di Anna Freud, l’autore sviluppa un’argomentazione originale e suggestiva, che evidenzia la natura limitata della soggettività e dei suoi prodotti, e che si rivela uno strumento assai utile per comprendere anche il nostro presente.
Fiammella di luce nel buio, bisbigliante promessa alla deriva nell’etere, ogni gratificazione si riduce a una momentanea luminescenza, compresa l’arte, e l’azione si abbevera dalla fonte avvelenata di un complesso di menomazione originario. Ma tutto questo, lungi da essere un pensiero negativo, può ribaltarsi anche nel suo contrario: partendo dal presupposto della consuetudine dell’insensatezza, la verità è contenuta in quell’impulso di ragione al quale siamo avvinghiati, sudario di vita, almanacco della salvazione, breviario della sempre incombente fine.

Milosh F. Fascetti, filosofo e musicologo, è membro del comitato di redazione delle riviste “Ágalma” e “Il Cannocchiale”. È autore di La fine della musica (Mimesis, 2018), L’elemosina della ragione. Al di là dell’epistemologia (Armando Editore, 2019), L’idolatria del lavoro (Mimesis, 2019), Il laboratorio segreto dell’anima (Mimesis, 2021) e, per i nostri tipi, La vanità metafisica dell’amore (2020).

recensioni

Lascia un commento

Indirizzo: Via Mascarella 104/A 40126 Bologna
Email: info@ombrecorte.org
P. Iva: 04277211209
usercart linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram
0