Hans-Jürgen Krahl
L'intelligenza in lotta
Sapere e produzione nel tardocapitalismo
Traduzione di Sabina de Waal rivista e aggiornata da Marina Montanelli
Introduzione e cura di Nicolas Martino e Francesco Raparelli
Postfazione di Detlev Claussen
Questo libro, a cinquant’anni dalla scomparsa dell’autore, raccoglie una selezione essenziale dei suoi scritti più importanti, da tempo non più disponibili in italiano, rendendo così di nuovo accessibile un laboratorio teorico-politico di straordinaria attualità: è proprio in questi ultimi anni, infatti, che le intuizioni e le previsioni di Hans-Jürgen Krahl – dalla fine della separazione tra lavoro manuale e lavoro intellettuale all’intellettualità di massa come nuova forza-lavoro, fino al linguaggio e alla vita della mente come risorse immediatamente produttive – si sono dispiegate in tutta la loro complessità, trasformando radicalmente il mondo in cui viviamo.
Punto di riferimento imprescindibile per l’operaismo italiano, segno dell’attualità di questo francofortese anomalo è anche il rinnovato interesse per i suoi scritti dimostrato da molti giovani studiosi.
Quello che avete tra le mani è di fatto un piccolo classico del pensiero critico contemporaneo, indispensabile per chiunque intenda non solo interpretare il mondo, ma anche trasformarlo.
Hans-Jürgen Krahl (1943-1970), allievo prediletto di Adorno all’Univertà di Francoforte, nel ’68 è tra i leader del movimento studentesco. Nella sua breve vita ha prodotto una serie di scritti che ne fanno un esponente di punta della teoria critica contemporanea.
Hans-Jürgen Krahl
L'intelligenza in lotta
Sapere e produzione nel tardocapitalismo
Traduzione di Sabina de Waal rivista e aggiornata da Marina Montanelli
Introduzione e cura di Nicolas Martino e Francesco Raparelli
Postfazione di Detlev Claussen
Questo libro, a cinquant’anni dalla scomparsa dell’autore, raccoglie una selezione essenziale dei suoi scritti più importanti, da tempo non più disponibili in italiano, rendendo così di nuovo accessibile un laboratorio teorico-politico di straordinaria attualità: è proprio in questi ultimi anni, infatti, che le intuizioni e le previsioni di Hans-Jürgen Krahl – dalla fine della separazione tra lavoro manuale e lavoro intellettuale all’intellettualità di massa come nuova forza-lavoro, fino al linguaggio e alla vita della mente come risorse immediatamente produttive – si sono dispiegate in tutta la loro complessità, trasformando radicalmente il mondo in cui viviamo.
Punto di riferimento imprescindibile per l’operaismo italiano, segno dell’attualità di questo francofortese anomalo è anche il rinnovato interesse per i suoi scritti dimostrato da molti giovani studiosi.
Quello che avete tra le mani è di fatto un piccolo classico del pensiero critico contemporaneo, indispensabile per chiunque intenda non solo interpretare il mondo, ma anche trasformarlo.
Hans-Jürgen Krahl (1943-1970), allievo prediletto di Adorno all’Univertà di Francoforte, nel ’68 è tra i leader del movimento studentesco. Nella sua breve vita ha prodotto una serie di scritti che ne fanno un esponente di punta della teoria critica contemporanea.