pp. 123
Anno 2021 (25 febbraio)
ISBN 9788869481819
18,00 €
Chiara Bassetti
Corpo, apprendimento e identità
Sé e intersoggettività nella danza
Il libro si concentra sul ruolo del corpo nei processi di socializzazione e apprendimento, da un lato, e di costruzione identitaria, dall’altro. Lo fa a partire dal caso della danza di teatro occidentale, analizzando il modo in cui il saper(far)e per lo più tacito e corporeo – performativo – che la caratterizza viene trasmesso, appreso e va a modificare il senso di sé di chi lo acquisisce. La domanda riguarda dunque i processi che conducono a diventare, essere e dirsi una certa figura sociale, ad esempio una danzatrice, e il ruolo assunto dal corpo non solo come oggetto, ma come soggetto esperiente e agente. Come si produce un “corpo danzante”? Quali pratiche, individuali e collettive, vengono quotidianamente messe in atto a questo fine? Come si (ri)formano le disposizioni all'azione e la capacità di giudizio? Come muta la relazione col proprio corpo? Come cambia il modo di guardarsi e di narrarsi? Che ruolo hanno, in questo, i corpi “altri”? Quali sono, dunque, i fondamenti sociali di tale processo? L'autrice affronta queste tematiche sulla base di una lunga ricerca etnografica che ha fatto del suo stesso corpo uno tra gli strumenti euristici – scelta, questa, estesamente discussa nelle riflessioni metodologiche che aprono e chiudono il volume. Ne emerge una teoria sociale che guarda al corpo come qualcosa che si è, che si ha, che si fa e che fa fare; all'identità come relazione mutevole tra sé corporeo e sé incorporato; a significazione e interpretazione, infine, come agire immanente all'esperienza vissuta e ancorato a quel “sentire” che è il senso comune. Al centro del lavoro, quindi, l’intreccio tra corporeità, soggettività e intersoggettività.
Chiara Bassetti insegna Metodi qualitativi presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento ed è ricercatrice presso l'Istituto di Scienze e Tecnologie Cognitive del CNR. A partire da un approccio etnografico ed etnometodologico, si occupa di interazione, culture e pratiche sociali, con particolare attenzione agli aspetti non verbali e al ruolo delle tecnologie nei luoghi di lavoro. Recentemente, ha pubblicato Genesi dell’opera d’arte. Fare danza assieme (Mimesis, 2019) e ha curato con Gary Alan Fine e Cheris Shun-ching Chan il numero speciale Ethnography in and of the age of Covid-19 (“Etnografia e Ricerca Qualitativa”, 2, 2020).
Chiara Bassetti
Corpo, apprendimento e identità
Sé e intersoggettività nella danza
Il libro si concentra sul ruolo del corpo nei processi di socializzazione e apprendimento, da un lato, e di costruzione identitaria, dall’altro. Lo fa a partire dal caso della danza di teatro occidentale, analizzando il modo in cui il saper(far)e per lo più tacito e corporeo – performativo – che la caratterizza viene trasmesso, appreso e va a modificare il senso di sé di chi lo acquisisce. La domanda riguarda dunque i processi che conducono a diventare, essere e dirsi una certa figura sociale, ad esempio una danzatrice, e il ruolo assunto dal corpo non solo come oggetto, ma come soggetto esperiente e agente. Come si produce un “corpo danzante”? Quali pratiche, individuali e collettive, vengono quotidianamente messe in atto a questo fine? Come si (ri)formano le disposizioni all'azione e la capacità di giudizio? Come muta la relazione col proprio corpo? Come cambia il modo di guardarsi e di narrarsi? Che ruolo hanno, in questo, i corpi “altri”? Quali sono, dunque, i fondamenti sociali di tale processo? L'autrice affronta queste tematiche sulla base di una lunga ricerca etnografica che ha fatto del suo stesso corpo uno tra gli strumenti euristici – scelta, questa, estesamente discussa nelle riflessioni metodologiche che aprono e chiudono il volume. Ne emerge una teoria sociale che guarda al corpo come qualcosa che si è, che si ha, che si fa e che fa fare; all'identità come relazione mutevole tra sé corporeo e sé incorporato; a significazione e interpretazione, infine, come agire immanente all'esperienza vissuta e ancorato a quel “sentire” che è il senso comune. Al centro del lavoro, quindi, l’intreccio tra corporeità, soggettività e intersoggettività.
Chiara Bassetti insegna Metodi qualitativi presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento ed è ricercatrice presso l'Istituto di Scienze e Tecnologie Cognitive del CNR. A partire da un approccio etnografico ed etnometodologico, si occupa di interazione, culture e pratiche sociali, con particolare attenzione agli aspetti non verbali e al ruolo delle tecnologie nei luoghi di lavoro. Recentemente, ha pubblicato Genesi dell’opera d’arte. Fare danza assieme (Mimesis, 2019) e ha curato con Gary Alan Fine e Cheris Shun-ching Chan il numero speciale Ethnography in and of the age of Covid-19 (“Etnografia e Ricerca Qualitativa”, 2, 2020).