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Dialettica dell'irrazionalismo

pp. 130
Anno 2022 (marzo)
ISBN 9788869482182

11,00 

descrizione

Enzo Traverso
Dialettica dell'irrazionalismo
Lukács tra nazismo e stalinismo

con Grand Hotel “Abisso” di György Lukács

La distruzione della ragione – una delle opere più ambiziose e controverse di György Lukács – possiede il fascino dei luoghi della memoria. Scritta durante la guerra e pubblicata a Budapest nel 1953, quando il suo autore viveva sotto la minaccia delle persecuzioni staliniste, essa appartiene a pieno titolo al grande dibattito intellettuale che attraversa l’Europa di quegli anni: perché Hitler? Da dove nasce il nazismo? La storia tracciata da Lukács dell’irresistibile ascesa dell’irrazionalismo nella Germania moderna – una linea retta che nasce con il primo romanticismo e giunge a Hitler – è unilaterale e discutibile, come pure la sua apologia dello stalinismo, ma è anche lo specchio di un’Apocalisse: la crisi dell’Europa tra le due guerre. Enzo Traverso contestualizza e storicizza quest’opera, mettendone in luce i limiti e le contraddizioni, ma riconoscendone anche la sinistra grandezza. Questa rilettura a settant’anni di distanza è inoltre l’occasione di riesaminare il concetto di irrazionalismo, oggi al centro di un vasto dibattito intellettuale intorno alle premesse del postmodernismo e degli studi postcoloniali.

Enzo Traverso è professore alla Cornell University, Ithaca (NY). Tra le sue numerose pubblicazioni, tradotte in diverse lingue: Malinconia di sinistra. Una tradizione nascosta (Feltrinelli, 2016) Rivoluzione. 1789-1989: un’altra storia (Feltrinelli, 2021) e, per i nostri tipi: Cosmopoli. Figure dell’esilio ebraico-tedesco (2004), Che fine hanno fatto gli intellettuali? (2014), Totalitarismo. Storia di un dibattito (2015) e I nuovi volti del fascismo (2017).

un assaggio

Enzo Traverso
Dialettica dell'irrazionalismo
Lukács tra nazismo e stalinismo

con Grand Hotel “Abisso” di György Lukács

La distruzione della ragione – una delle opere più ambiziose e controverse di György Lukács – possiede il fascino dei luoghi della memoria. Scritta durante la guerra e pubblicata a Budapest nel 1953, quando il suo autore viveva sotto la minaccia delle persecuzioni staliniste, essa appartiene a pieno titolo al grande dibattito intellettuale che attraversa l’Europa di quegli anni: perché Hitler? Da dove nasce il nazismo? La storia tracciata da Lukács dell’irresistibile ascesa dell’irrazionalismo nella Germania moderna – una linea retta che nasce con il primo romanticismo e giunge a Hitler – è unilaterale e discutibile, come pure la sua apologia dello stalinismo, ma è anche lo specchio di un’Apocalisse: la crisi dell’Europa tra le due guerre. Enzo Traverso contestualizza e storicizza quest’opera, mettendone in luce i limiti e le contraddizioni, ma riconoscendone anche la sinistra grandezza. Questa rilettura a settant’anni di distanza è inoltre l’occasione di riesaminare il concetto di irrazionalismo, oggi al centro di un vasto dibattito intellettuale intorno alle premesse del postmodernismo e degli studi postcoloniali.

Enzo Traverso è professore alla Cornell University, Ithaca (NY). Tra le sue numerose pubblicazioni, tradotte in diverse lingue: Malinconia di sinistra. Una tradizione nascosta (Feltrinelli, 2016) Rivoluzione. 1789-1989: un’altra storia (Feltrinelli, 2021) e, per i nostri tipi: Cosmopoli. Figure dell’esilio ebraico-tedesco (2004), Che fine hanno fatto gli intellettuali? (2014), Totalitarismo. Storia di un dibattito (2015) e I nuovi volti del fascismo (2017).

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